La Giunta del Comune di Bologna ha dato il via libera all’avviso pubblico per erogare contributi ai proprietari immobiliari che sceglieranno di affittare a canone concordato, in risposta all’emergenza Covid-19.
Si tratta della prima misura prevista dal Protocollo d’intesa presentato lo scorso 13 maggio, promosso dal Comune di Bologna e sottoscritto da Città metropolitana di Bologna, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Fondazione per l’Innovazione Urbana, le rappresentanze di inquilini e proprietari immobiliari, con l’adesione dei Fondazione Ceur e Coop Nuovo Mondo.
In linea con gli obiettivi del progetto HousINgBo - il Laboratorio sulla condizione abitativa studentesca, come Fondazione siamo soddisfatti di questo primo intervento concreto per far fronte alle conseguenze del Coronavirus per gli studenti universitari: un peggioramento delle condizioni economiche e la difficoltà nel pagare l’affitto, la risoluzione dei contratti di locazione per far ritorno nei propri paesi di provenienza e il pagamento del canone pur non essendo più in casa.
La misura per promuovere la diffusione del canone concordato può contare su un fondo di 1,5 milioni di euro messo a disposizione da Comune (dei quali una parte è stata ottenuta dalle sanzioni per abuso edilizio) e di 1,6 milioni di euro stanziati dalla Regione Emilia-Romagna. La sperimentazione ha l’obiettivo di riequilibrare il mercato degli affitti e garantire un ‘giusto’ livello dei canoni di locazione, anche a fronte delle conseguenze economiche dell’emergenza Coronavirus.
La domanda di contributo deve essere presentata dagli inquilini e il contributo viene erogato direttamente al proprietario di casa.
Attraverso questa misura, gli studenti universitari potranno richiedere ai proprietari di casa la riduzione del canone di locazione o la trasformazione di contratti a canone libero in contratti a canone concordato. L’intento è di invertire il trend evidenziato dall’indagine HousINgBO dello scorso anno per cui gli studenti dichiaravano in maggioranza di essere sottoscrittori di contratti a canone libero (circa il 44% contro il 6,4% con contratti concordati transitori, il 7,7% con contratti a canone concordato ordinario e il 18,8% con contratti a canone concordato per studenti), di riequilibrare il mercato degli affitti per studenti e contrastare la speculazione immobiliare.
Le domande potranno essere presentate online dal 17 giugno al 30 novembre 2020.
Tutti i dettagli sul bando sono disponibili sul sito: comune.bologna.it/casa
Per maggiori informazioni è possibile scrivere a:
A breve saranno presentate le altre misure previste e realizzate nell’ambito del Protocollo d’intesa alle quali anche la Fondazione per l’innovazione urbana sta lavorando in forte sinergia con amministrazione comunale, Città metropolitana, Università di Bologna e Regione Emilia-Romagna.