Con 385 proposte ricevute, si è conclusa domenica 19 febbraio la fase di raccolta delle idee dei bolognesi per trasformare i quartieri della città con il Bilancio partecipativo 2023.
I circa 500 cittadini e cittadine che hanno preso parte ai sei Laboratori di Quartiere svolti nelle scorse settimane hanno presentato 61 proposte. A queste si aggiungono altre 324 proposte presentate tramite il modulo online e nei diversi punti di raccolta che per questa edizione abbiamo per la prima volta attivato su tutto il territorio.
Per questa quarta edizione del Bilancio partecipativo, che ha visto aumentare le risorse messe a disposizione dal Comune di Bologna a 500.000 euro a quartiere, per 3 milioni complessivi, è stato possibile presentare idee sia per interventi di riqualificazione fisica di spazi pubblici (ad esempio: arredi, attrezzature, opere pubbliche in strade, piazze, edifici pubblici, parchi, giardini, ecc.) che per attività, azioni, iniziative che possano accompagnare e rafforzare la trasformazione di spazi pubblici (ad esempio: attività culturali, sportive, sociali, educative, ricreative, ecc.).
È Savena il quartiere da cui è emerso il maggior numero di idee, 87, seguito da Santo Stefano con 75 proposte, Porto-Saragozza con 70 proposte, Navile con 64, Borgo Panigale-Reno con 45 e San Donato-San Vitale con 44.
Trasversalmente a tutti i quartieri, fra i temi più sentiti dagli abitanti e al centro di numerose proposte, si possono citare interventi per valorizzare parchi e accrescere gli spazi verdi, per promuovere la mobilità sostenibile, organizzare iniziative culturali e artistiche in ottica inclusiva, riqualificare spazi pubblici attraverso nuove attrezzature e servizi per adolescenti e non solo, realizzare nuove piazze scolastiche, valorizzare gli spazi pubblici delle Case di quartiere, promuovere attività di sensibilizzazione ambientale, iniziative per favorire la mobilità autonoma di persone fragili (bambini, anziani, ecc..) e molto altro ancora.
Oltre alle proposte presentate da singole persone, numerose proposte sono emerse dal pensiero collettivo di gruppi di persone e diverse realtà civiche che, grazie al lavoro di rete sviluppato anche durante i Laboratori, hanno saputo far convergere i propri bisogni e le proprie idee verso proposte condivise.
Nelle prossime settimane, le proposte ricevute verranno sottoposte a una prima analisi di fattibilità a cura dei tecnici del Comune e verranno approfondite negli incontri di coprogettazione che si svolgeranno nei mesi di marzo e aprile insieme ai proponenti che hanno dato la propria disponibilità a proseguire il percorso. Si lavorerà in particolare per mettere in relazione idee e progetti simili andando a definire delle proposte integrate che andranno alla fase di voto tra fine maggio e giugno.
Tutte le proposte integrate che andranno al voto dovranno tener conto degli altri progetti già in corso o in programma nell’area della città scelta ed essere coerenti con gli obiettivi di Bologna Missione Clima che impegna la città a raggiungere la neutralità climatica entro il 2030.
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